Come in gran parte d’Italia, nell’arco del ventennio di dominazione napoleonica le popolazioni del Forlivese, in particolare i ceti più umili, saranno spesso protagoniste di proteste, rivolte violente, forme di resistenza non immuni, in certi casi, dal banditismo e atti di disobbedienza come la diserzione o la renitenza alla leva. Ovviamente a tutto questo le autorità risponderanno, anche duramente, con la repressione.
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